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venerdì 16 febbraio 2018

Questa è l’Italia: esportazioni in crescita del 7,4%, la più alta mai registrata dal 2011


Questa è l’Italia: esportazioni in crescita del 7,4%, la più alta mai registrata dal 2011. Un risultato importante che premia l’impegno di quanti ogni giorno s’impegnano per far crescere il nostro Paese. La migliore risposta a chi vuole ergere muri e frontiere.

Complessivamente, rispetto al 2016, nel 2017 sono in crescita sia le esportazioni (+7,4% in valore e +3,1% in volume) sia le importazioni (+9,0% in valore e +2,6% in volume).

L’espansione dell’export è da ascrivere a entrambe le aree di sbocco: +8,2% per i paesi extra Ue e +6,7% per i paesi Ue. L’avanzo commerciale raggiunge i 47,5 miliardi (+81,0 miliardi al netto dell’energia). Lo rileva l’Istat. Nel 2017, rispetto ai principali mercato di sbocco si rileva la crescita delle esportazioni verso Spagna (+10,2%), Stati Uniti (+9,8%), Svizzera (+8,7%), e in misura minore, Germania (+6,0%) e Francia (+4,9%). Si segnala inoltre la forte crescita nell’anno delle vendite verso Cina (+22,2%) e Russia (+19,3%). Nel 2017, tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante all’incremento dell’export, sono in evidenza articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+16,0%), autoveicoli (+11,3%), sostanze e prodotti chimici (+9,0%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+8,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,5%). Si segnala anche la crescita delle vendite di prodotti delle altre attivita’ manifatturiere (+5,7%) e macchine e apparecchi n.c.a. (+5,4%).

  A dicembre 2017, rispetto al mese precedente, si registra una crescita sia dell’import (+3,3%) sia, in misura più contenuta, dell’export (+0,6%). L’avanzo commerciale è pari a 5,3 miliardi (+5,7 miliardi a dicembre 2016). Lo rileva l’Istat. L’aumento congiunturale delle esportazioni è sintesi della crescita delle vendite verso i paesi Ue (+2,5%) e della diminuzione verso i paesi extra Ue (-1,8%). Rispetto al trimestre precedente, negli ultimi tre mesi dell’anno si rileva una dinamica positiva e di analoga intensita’ per entrambi i flussi (+3,4% per l’export e +3,3% per l’import). Le vendite di tutti i principali raggruppamenti di industrie sono in espansione, in particolare per i prodotti energetici (+14,9%) e per i beni di consumo non durevoli (+5,0%). Nei confronti dello stesso mese dell’anno precedente, a dicembre 2017 crescono sia l’export (+2,0%) sia l’import (+3,7%). Le variazioni tendenziali risultano pari a +8,6% per l’export e +10,0% per l’import se corrette per i giorni lavorativi.

Per Ernesto Carbone, parlamentare Pd, “i dati dell’export sono un segnale importante circa la vitalità del nostro sistema di imprese. Le riforme messe in campo e i provvedimenti voluti dai governi PD hanno rivitalizzato il nostro tessuto produttivo. Certo di fronte a questi dati fa rabbrividire sentire Salvini parlare a caso di dazi o vedere Berlusconi rifarsi vivo con le stesse ricette che ci hanno portato ad avere lo spread a 600 punti.
Il PD e l’unica forza in grado di continuare a far crescere la nostra economia. Per quanto riguarda i 5 Stelle è inutile porsi la domanda visto che sono per la decrescita felice. A loro non interessa se e come migliorare le condizioni di vita degli italiani. Peraltro anche volendo sono talmente presi dalla questione rimborsi da non avere il tempo per dedicarsi ad altro”.

“Oggi l’Istat segnala la crescita al top delle esportazioni italiane con un +7,4% nel 2017, che tradotto significa un avanzo commerciale di 47,5 miliardi di euro, il secondo valore più alto dal 1991. Dati che raccontano le nostre imprese, chi lavora e produce benessere, che hanno beneficiato delle riforme dei nostri governi. Altro che i dazi di Salvini, con lui il Nord e l’Italia intera sarebbero perduti”. Lo dice il senatore del Pd Franco Mirabelli, candidato dem in Lombardia per il Senato.
“Nel 2017 il bilancio tra import ed export registra un più 7,4%, con un avanzo commerciale pari a 47,5 miliardi di euro. Dopo il Pil e l’occupazione, è un altro dato positivo sullo stato di salute della nostra economia, che è cresciuta grazie alle riforme volute fortemente dal Pd. Che fine farebbero questi risultati con le ricette di Salvini, che oltre a portare l’Italia fuori dall’Ue vorrebbe anche ripristinare i dazi?”. Lo ha detto la senatrice del Pd Nicoletta Favero, candidata per il Senato in Piemonte.

“Con un export in crescita del 7,4% e un avanzo commerciale di 47,5mld nel 2017, l’Italia dimostra la grande competitività delle sue eccellenze manifatturiere e agroalimentari nel mondo. In questi anni abbiamo accompagnato le aziende italiane con opportunità di internazionalizzazione e spinta all’innovazione; i risultati stanno arrivando.” Lo dichiara la responsabile Lavoro del Pd, Chiara Gribaudo.
“Serve però molta attenzione e chiarezza nel Paese: chi in questa campagna elettorale propone di reintrodurre dazi commerciali o di uscire dall’euro e dall’Unione Europea, mette a rischio il quadro regolatorio e le vie commerciali che permettono al Made in Italy di essere così forte nel mondo. Serve tutelare i nostri prodotti attraverso garanzie per i marchi, controlli su origine e lavorazione italiana dei prodotti: su questo ci siamo impegnati in questi anni, ma tornare ad un protezionismo miope e sciovinista mette a rischio milioni di posti di lavoro.”

giovedì 1 febbraio 2018

lunedì 29 gennaio 2018

La memoria non è il ricordo. Non è solo il ricordo



“La memoria non è il ricordo. Non è solo il ricordo.
Non basta sapere che certe cose sono accadute.
Non basta sapere che esseri umani come noi hanno trattato altri esseri umani come animali da macello pochi lustri fa.
Non basta ascoltare i canuti e ultimi testimoni oculari, la loro voce commossa e così straordinariamente ferma, oppure guardare le terribili immagini che sembrano giungerci da altri pianeti, degli scheletri umani di Auschwitz, del filo spinato che circondava gli schiavi e li divideva dai loro assassini, o dei cumuli di cenere umana della soluzione finale.
A noi l’obbligo di vivere la memoria, non solo come ricordo, non solo come formalità, ma come lezione viva, come limite da imporre alla storia degli uomini, come confine che è stato superato e che può essere superato. La memoria è vita, la vita di chi riconosce il confine dell’umanità e impedirà sempre che venga valicato di nuovo. Per qualsiasi essere umano, quale che sia il colore della pelle, la lingua o il credo. Ogni giorno della nostra vita.
Il giorno della memoria ancora di più”.
Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico.

domenica 13 aprile 2014

Con Lorella Peretti.


RELAZIONE DEL SEGRETARIO DEL CIRCOLO ALL'ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI DEL 10 MARZO



 Care Iscritte,Cari Iscritti,
il percorso che oggi concludiamo, e che completa il mandato ricevuto da questa assemblea il 3 febbraio scorso, è sicuramente solo una piccola parte , sia in termini temporali, si in termini di impegno di persone del più vasto movimento che in queste settimane , anzi in questi mesi ha occup...ato la scena arzignanese.
Sia su un piano più prettamente politico, sia su quello personale, diversi soggetti si sono posizionati e si stanno posizionando in vista delle prossime elezioni amministrative. E lo stanno facendo più o meno liberamente , non condizionate da regole e vincoli di partito.
La nostra è, ed è sempre stata una situazione diversa.
Noi siamo presenti, come circolo, già da sette anni in Arzignano, e, benchè non presenti come partito alle passate elezioni comunali, abbiamo avuto la maggioranza dei consiglieri comunali eletti nelle fila dell'opposizione , seppure eletti in diverse liste civiche.Lo stesso candidato sindaco nel 2009, ora consigliere Regionale Stefano Fracasso è membro del nostro Partito. Non sto ricordando questo per un semplice dato statistico, o peggio, per una qualche forma di autocompiacimento del ruolo del partito ad Arzignano, ma per rammentare , con la memoria di chi ha vissuto quelle fasi, e con il vostro aiuto, tutto il percorso , molto più lungo di questi 40 giorni che ci separano dalla scorsa assemblea del 3 febbraio, e che ci ha portato qui, oggi.
E anche perchè oggi, io credo e spero, è un giorno di svolta , di cambiamento rispetto a metodi e a scelte che hanno contraddistinto l'azione del nostro partito in passato qui ad Arzignano, e dei partiti di centrosinistra che l'hanno preceduto.
Già, perchè prima del 2009 ci sono stati il 2004, il 1999 e il 1995, nell'era dell'elezione diretta del Sindaco, elezioni che hanno consegnato all'elettorato arzignanese un centrosinistra vincente nei fatti, , ma con una realtà di liste civiche in cui si riconoscevano i suoi componenti e i suoi elettori.
Era una necessità, certo, una necessità vincente, ma era anche l'adeguarsi di una larga parte della dirigenza politica del centrosinistra locale a un clima e a un pensiero di antipolitica e di disprezzo per i partiti che ha permeato per anni la società del nostro paese.Clima che in altre realtà, anche vicino alla nostra, veniva combattuto e in larga parte vintoe che comunque non impediva risultati pari se non migliori di quelli ottenuti ad Arzignano.
Oggi ci sono le condizioni per un cambio di rotta , per un'operazione più chiara più trasparente.E ci sono, non perchè siano mutati quei sentimenti contrari, anzi. La nascita del Movimento 5 Stelle, ancor più del leghismo, dimostra che l'antipolitica , se vogliamo l'antisistema compreso quello dei partiti, si è radicato, e si è estremizzato. Ma come in tutti i sistemi che si radicalizzano, ugualmente si è sviluppato uun senso di recupero , di difesa di quei valori che costituiscono la base del nostro sistema politico democratico, di cui il PD è diventato ormai l'unico vero rappresentante. E gli attacchi continui che il nostro Partito subisce ormai da mesi ne sono una efficace testimonianza.
Ma questo è il dato politico, che comprende certamente anche le ultime vicende legate alle scelte che il PD ha fatto, sia in bene che in male e che caratterizzano il modus operandi di un partito, il nostro, con molti difetti, ma con la grande qualità di essere una comunità di persone che , attraverso valori e progetti condivisi, cerca di governare il Paese. Questa è la parola a cui intendevo arrivare stasera: comunità.
Questa parola è il senso che diamo al nostro operare in politica, anche e soprattutto a livello del nostro circolo, nella nostra Arzignano.Noi siamo una comunità di persone che ha deciso, insieme, di svolgere un'azione volta al bene di una comunità più ampia che è il nostro Comune.Questo ha caratterizzato l'agire del nostro circolo fin dal suo nascere, in cui anche le tensioni, i disaccordi, le delusioni che ricadevano a volte dai livelli superiori venivano poi assorbiti dal nostro sentirci parte di un gruppo che lavorava per dare un orizzonte diverso al nostro paese e al nostro Paese (con la P maiuscola), insieme a tanti altri gruppi come il nostro.
Questo e niente altro ha mosso sempre le nostre azioni, attraverso tutti gli strumenti messi in campo in questi anni.
Oggi, come dicevo, anche questo nostro essere comunità politica è a un bivio. Ci è chiesto un di più di responsabilità , un di più di impegno. E ciò avviene in un momento difficile , in cui la tentazione di nascondersi, di lasciare fare ad altri, è forse ancora più forte . Un momento in cui altre forze pensano, legittimamente per parte loro, di interpretare in modo più moderno la richiesta di cambiamento di Arzignano. Io non voglio aprire un fronte di scontro con questi movimenti. Credo anzi che al fine del raggiungimento dell'obbiettivo del governo della Città , tutte le forze siano necessarie, e credo quindi che un'azione civica sia utile, direi indispensabile. L'elettorato arzignanese, dopo anni di governo di centrodestra , dopo anni di danni di immagine per la nostra città, dopo anni di scelte incomprensibili, deve avere la possibilità di avere una scelta più ampia possibile sul piano amministrativo.
Ma il nostro compito non è solo quello di dare un governo alla città di Arzignano. Il nostro compito è quello di darle un' amministrazione di centrosinistra e riformista, perchè le sfide che ci aspettano solo un'amministrazione di centro sinistra le può affrontare . Per questo motivo, e vado verso la fine , il mandato ricevuto a febbraio dall'assemblea di circolo viene restituito alla stessa con questa proposta: propongo che il circolo si esprima a favore della presenza di una lista del Partito democratico come tale, quindi con il suo simbolo , nella prossima competizione elettorale.
Per la figura del candidato Sindaco credo che sarebbe estremamente negativo dividersi su più candidati, ma, come ho detto in precedenza, la presenza di più candidature è un arricchimento della democrazia e dell'offerta all'elettorato, soprattutto se di candidati motivati e credibili.
Ma , proprio per l'esperienza della nostra passata presenza alle precedenti competizioni elettorali, nelle amministrazioni scorse, e nelle liste che le hanno sostenute, credo che al nostro Partito competa la ricerca di quel senso di respondabilità e di governo della cosa pubblica che tra i candidati presenti oggi sullo scenario sia maggiormente rappresntato dal candidato LORELLA PERETTI.
Il suo essersi messa a disposizione della città, dopo un mandato di consigliere di minoranza e un precedente mandato di Assessore della giunta Fracasso ,sono garanzia di non improvvisazione e di esperienza sufficiente a potere governare un amministrazione in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. Allo stesso tempo è anche evidente che la freschezza del suo agire nel sociale, il suo essere sempre dalla parte dei più deboli, la sua figura rappresentativa di donna impegnata in molti enti e associazioni, rappresentano un segno di rinnovamento e premessa di buon governo della cosa pubblica, che non vedo in altri candidati. Grazie e buona discussione.
Il Segretario di Circolo
Luca Lazzaroni

martedì 10 settembre 2013

Sulla vicenda Acque del Chiampo.



Siamo di fronte all' ennesima brutta figura che questo sindaco e questa amministrazione procura a Arzignano e ai suoi cittadini.

Oltre ad avere distrutto anni di collaborazione e rispetto tra le amministrazioni dell ovest vicentino , lascito delle precedenti amministrazioni , Gentilin & co. hanno gettato nel ridicolo un ente, Acque del Chiampo , che ha sempre svolto con efficienza  e serietà il suo lavoro al servizio dell economia e dei cittadini della  Valle del Chiampo.

Crediamo che siano veramente pochi oggi gli Arzignanesi che non auspichino il veloce arrivo delle elezioni amministrative di Primavera , per vedere  mandare a casa questa maggioranza pasticciona e arrogante.