La nascita del Partito Democratico è un evento destinato a cambiare il modo di fare politica nel nostro paese.
La necessità di un confronto elettorale a distanza così ravvicinata dalla sua nascita , causato da quelle forze che, contrariamente al nostro partito puntano alla frammentazione e alla disgregazione sociale (l'Udeur di Mastella, ma anche le componenti radicali della sinistra, unite in queste elezioni solo da un tentativo di sopravvivenza, ma divise nelle leadership e negli obbiettivi), ci impone uno sforzo supplementare, ma anche pieno di speranza e di rinnovato entusiasmo per le risposte che incontriamo tra l'elettorato , anche di queste realtà territoriali notoriamente conservatrici politicamente.
Entusiasmo e risposte che hanno scatenato un nervosismo nella accozzaglia elettorale che per la quinta volta a destra ripresenta le stesse facce e lo stesso leader(con qualche capello in più per la buona riuscita dei trapianti), e che sospingono il Partito Democratico a un testa a testa sempre più realistico con un Popolo della Libertà partito con molta sicumera e tracotanza e che ora giorno dopo giorno vede erodere il suo vantaggio.
L'essere riusciti a interessare anche figure, come Massimo Calearo, che certamente in passato non ci sarebbero state vicine, va ascritto a merito della nuova politica di inclusione e di interclassismo che il PD e il suo leader hanno lanciato sullo scenario politico, conquistando quel centro politico, innovatore e moderno che è l'elettorato riformista italiano e a cui la destra, orfana anche dei clerico moderati dell'UDC, non sa dare che le solite risposte da 14 anni sempre le stesse.
Con questo scenario anche nelle nostre realtà, e Arzignano è certamente tipica , possiamo e dobbiamo, attraverso l'impegno delle nostre donne e dei nostri uomini, sia nel partito sia nell'amministrazione, raccogliere la sfida che viene dalle parti più interessate al cambiamento. Categorie economiche, giovani in cerca di nuove opportunità, popolo delle partite IVA, lavoratori con situazioni aziendali precarie, interrogano il nostro impegno politico nel PD e ci chiedono non di
favorire questo o quello, (per questo le risposte consolatorie hanno vita breve, e le promesse elettorali, come le bugie di Pinocchio, hanno le gambe corte) bensì di proporre un progetto di crescita credibile per il nostro Paese e per il nostro Nordest, ormai ex-locomotiva, che faccia superare le secche in cui siamo da un po' di tempo, e ridia speranza per il futuro.
Ormai pochi giorni ci separano dal 13 aprile e forse nutriamo in qualche caso timore che il lavoro cominciato il 14 ottobre e proseguito il 10 febbraio arrivi a un punto di arresto, che ci dia una ennesima delusione.
Bene, io credo che sia un timore senza fondamento, che il lavoro fatto, che le risposte che stiamo dando ai nostri cittadini avranno un ritorno positivo e che il 13 aprile raccoglieremo i frutti di
questi mesi. Per questo motivo voglio invitare tutti gli amici democratici di Arzignano da queste pagine web a fare insieme e con impegno questi ultimi giorni di campagna.
Buon lavoro!
Il Coordinatore di Circolo
Luca Lazzaroni