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mercoledì 11 giugno 2008



Circoli di Arzignano, Brendola, Chiampo, Gambellara,
Montebello V.no, Montecchio M.re, Trissino, Zermeghedo - Montorso

RIFIUTI: EMERGENZA O OPPORTUNITÀ ?
Le risposte dell' Ovest Vicentino

incontro pubblico sui temi ambientali


Venerdì 20 Giugno

ore 20.30


AULA

MAGNA

SCUOLE

MEDIE




VIA ROMA


TRISSINO


RELATORI:

  • Stefano FRACASSO sindaco di Arzignano
  • Maurizio SCALABRIN sindaco di Montecchio M.re

parteciperanno amministratori dei comuni della zona

LA CITTADINANZA E' INVITATA







1 commento:

Anonimo ha detto...

Permettetemi una breve e modesta considerazione sui risvolti “politici” e “sociali” legati alle opere messe in atto da alcuni comuni veneziani per rispondere alle problematiche che lo “straniero” o presunto tale solleva nel circuito della nostra società.
Quello a cui stiamo assistendo da alcuni giorni è un vero e proprio assalto, mediaticamente politico, alle posizioni e alle decisioni di amministrazioni comunali di sinistra che riguardano la sfera dell’immigrazione e della presenza di popolazioni “nomadi” sul nostro territorio.
Decisioni che hanno portato, nel particolare, alla progettazione di un insediamento per la comunità dei Sinti in via Vallenari a Mestre ed alla (im)possibile nascita di un centro di accoglienza a Forte Poerio (Mira) per immigrati regolari.
Penso sia naturale lo sbocco interventista a cui sono giunte le citate amministrazioni per risolvere un problema di decoro pubblico, civile convivenza ma soprattutto per iniziare quel percorso che vuole portare ad una completa assimilazione sociale di questi cittadini. Trovo deplorevole perciò non tanto l’attacco della Lega (prevedibile e meramente ideologico) quanto le motivazioni di questo gesto ed i termini in cui è stato posto. Questo partito o meglio queste correnti partitiche sembrano essere vittime della vittoria elettorale realizzata grazie alla tanto sbandierata questione sicurezza e alle “non soluzioni” del problema che suonavano tutte più o meno così: padroni a casa nostra, veneto ai veneti etc.
È sorto dunque il partito del no incondizionato e strumentale a tutte quelle che sono politiche sociali volte a creare legalità, integrazione e normalizzazione civile di persone residenti regolarmente in Italia o come nel caso dei Sinti persone con cittadinanza italiana, rischiando di causarne l’emarginazione e un pericoloso isolazionismo. Si tenta così di non perdere il favore elettorale sbarrando la strada in maniera eterodossa a provvedimenti che andrebbero a beneficio di tutta la comunità. Per fortuna moltissimi cittadini hanno dato prova di maggior buonsenso e comprensione dello scopo e dell’importanza di queste opere che vogliono rendere un servizio anche a loro, inducendo l’emersione, il controllo legale - fiscale - sanitario e la regolarizzazione di strati emarginati (perciò potenzialmente pericolosi) di popolazione.
Dobbiamo dare prova di maturità, coesione e lungimiranza politica perseguendo il progetto di fondare un rapporto di armonia civica e rispetto dei principi della democrazia, dove a certi doveri corrispondono certi diritti, con questi nuovi cittadini in modo tale da interiorizzarli nel circuito sociale senza gravi contraccolpi o ferite per il sistema cittadino.
Ecco perché è giusto appoggiare il lavoro fin qui svolto dalle amministrazioni di cui sopra verificando e rispondendo prontamente alle obiezioni dei cittadini utilizzando tutte le sensibilità e gli strumenti di confronto e di dialogo che abbiamo a disposizione.
Concludo propugnando questa famosa idea di politica che dovrebbe essere la linea guida dell’azione dello Stato e del Governo, una politica che non pensi solamente agli interessi e alle paure di nicchia ma che abbia una visione davvero globale dei suoi cittadini, della sua struttura dandosi un moderno senso di collettività: “Non solo noi ma anche gli altri non solo qui ma anche il mondo non solo l’oggi ma anche il domani”.

Giampiero Piovesan, Coordinatore Partito Democratico Meolo (VE).