domenica 24 ottobre 2010
Stefano Fracasso, consigliere vicentino del Partito Democratico, commenta lo stop subito in Giunta Regionale dalla nuova proposta di riparto delle risorse per le Ulss. “Lo stop – dichiara Fracasso – è un dato preoccupante. Indica che il groviglio del buco nei conti della sanità è difficile da gestire anche per chi ha ottenuto dagli elettori un grande consenso e può contare in Consiglio su una grande maggioranza. Perché lo stop non è venuto dall’ostruzionismo delle minoranze, né da una frenata dei consiglieri di maggioranza, ma direttamente dalla squadra di Assessori a cui Zaia ha dato la sua fiducia, e di cui in questo caso sembra diventato invece ostaggio. Nella proposta bloccata ieri dalla Giunta, alle Asl vicentine viene assegnato un 2.7% di risorse in più, oltre 36 milioni di euro. L’auspicio è che i legittimi interessi del territorio vicentino, che è stato storicamente penalizzato, malgrado una gestione più efficiente dei bilanci della sanità, non siano ora per l’ennesima volta sacrificati dai compromessi al ribasso necessari a Zaia per ottenere il consenso dalla sua stessa Giunta. Forse il voto di fiducia, anziché contro il Consiglio, dovrebbe invocarlo contro i suoi stessi colleghi di squadra”.
domenica 10 ottobre 2010
Tutti i documenti approvati dalle Commissioni dell'Assemblea del Partito Democratico
Pubblichiamo i documenti che sono stati discussi ed approvati dall'Assemblea Nazionale del PD dell'8 e 9 ottobre 2010 su scuola, agricoltura, fisco, piccole e medie imprese, trasporti e mobilità, autonomie locali, federalismo, immigrazione. Ogni documento è stato discusso da una Commissione, che ha redatto un verbale con la sintesi delle discussioni.
DI SEGUITO I LINK A TUTTI I DOCUMENTI APPROVATI ED ALLE SINTESI
→ Guardiamo al futuro. Dieci proposte per la scuola di domani
• SINTESI del documento
→ Coltiviamo il futuro. Proposte per l’agricoltura italiana
• SINTESI del documento
→ Per una profonda riforma dello Stato e delle Autonomie
• SINTESI del documento
→ Fisco 20, 20, 20: la road map per liberare i produttori, la progressività, il federalismo
• SINTESI del documento
→ impariamo a vivere insieme
• SINTESI del documento
→ Mobilità
• SINTESI del documento
→ Pensare al piccolo per crescere alla grande
• SINTESI del documento
martedì 5 ottobre 2010
Lavoro e politica: due aspetti inscindibili.
Buonasera,
non so chi mi legge e comunque trovo utile scrivervi perchè da molto tempo non so dove trovare persone che mi diano un'po' di coraggio e condividano con me un periodo alquanto triste dal punto di vista economico e politico.
Sono una donna di 45 anni e vorrei tanto dare la fiducia ad un gruppo che sento dalla mia parte, come donna lavoratrice, impiegata e dipendente da 28 anni circa, che si trova con un lavoro instabile e precario.
La vita diventa un'incertezza continua, un'ansia quotidiana, e prendere 1000 euro al mese è umiliante se si pensa a quanta dedizione si ha nell'ambiente lavorativo, senza mai una piccola soddisfazione.
Certo, dicono...finche' c'è la salute....ma la salute non è solo fisica!!!
Qualcuno ci sta logorando, ma chi? E chi ci difende???
Mi vergogno di essere veneta e vedere Bossi in Tv, mi piacerebbe sentire e vedere qualcuno che dice: noi ci siamo, siamo presenti per far fronte anche ai tuoi problemi, alle
tue preoccupazioni, siamo presenti per il tuo futuro e quello dei tuoi figli.
Il problema del lavoro lo risolviamo così:1 ,2,,3 ....proponiamo, cerchiamo di realizzare, arriviamo in fondo ai problemi e torniamo a galla.....
Dove sono i politici? Gli uomini che parlano nelle piazze, che concretizzano, che danno fiducia ???
Ognuno ha il suo mondo, nessuno ha più contatti, più stimoli.
Anch'io nel mio piccolo cerchio dico: ho un lavoro, una piccola casa, non mimanca niente.
Gli altri che si arrangino
MA I MIEI FIGLI ?? E i miei nipoti se ci saranno?? E gli italiani ???
Che peccato !!! Mi piace pensare alla mia infanzia, alle feste dell'Unità, mi piace pensare che sarebbe bello credere, che le persone, tante persone insieme, vincono.
sabato 2 ottobre 2010
Dal blog di Andrea Sarubbi
Arzignano, il paese dove sono andato venerdì sera a parlare di immigrazione e cittadinanza, è diventato famoso nelle ultime settimane per una puntata di Presa diretta sull’evasione fiscale: secondo le indagini della Procura di Vicenza, si stima che le imprese della zona – per lo più concerie –abbiano sottratto allo Stato oltre 300 milioni di euro di Iva. Arzignano è naturalmente terra leghista, così come il vicino Montecchio Maggiore: tutti posti in cui si vincono le elezioni gridando forte contro gli immigrati ed invocando il rispetto delle leggi. Sarà per questo che una storia di ordinaria evasione mi ha colpito così tanto.
Per capire dove risieda il confine della legalità in una terra leghista, basta prendere da quella puntata di Presa diretta una frase dell’ex presidente della locale squadra di calcio a 5 (il fu Arzignano Grifo, campione d’Italia nel 2004 e nel 2006) che non ha mai dichiarato nulla al fisco: “Dovevo dichiarare, però mi sono dimenticato (sorriso)”. “Tu hai fatto l’evasore totale…” “Totale, sì!” “E come ti senti?” “Tranquillo! Io non ho ucciso nessuno, eh! Cioè, io non ho né ammazzato, né stuprato, né violentato e né spacciato… quindi alla fine ho fatto un po’ di evasione, però… non lo vedo un reato così grave, insomma! Io sono sempre stato uno che ha cercato di vivere bene… perché devo vivere male? Vivo una volta sola!”. A causa di queste frodi fiscali, il soggetto in questione (Andrea Ghiotto, nel video qui sopra dal minuto 7:26) non è più presidente della squadra, che ha cambiato nome ed è stata retrocessa in C1. Ed è questo, probabilmente, che ha addolorato di più la comunità locale: non è certo l’evasione fiscale il primo pensiero della giornata, ma piuttosto la sicurezza e gli immigrati. E così, sul capitolo sicurezza, l’amministrazione locale si è scatenata, tanto da mandare una lettera a tutte le ragazze della zona: d’ora in poi, c’è scritto, il sabato sera potrete uscire senza problemi, perché ci sarà una pattuglia della polizia a vigilare su voi. C’erano mai stati episodi di violenza, ad Arzignano? No, ma non si sa mai: è una “presenza di dissuasione”, come si legge nel messaggio del sindaco. Lo stesso vale per gli anziani che devono andare a ritirare le pensioni (state tranquilli, d’ora in poi ci sarà una pattuglia eccetera eccetera) e pure, udite udite, per le assemblee di condominio, che – cito Il giornale di Vicenza – “sono sempre incontri ad alta tensione”: è garantita dunque “la presenza di un vigile in divisa, che ricorda il valore di leggi e regolamenti”. Uno dei problemi più sentiti nell’ultimo periodo è la raccolta differenziata: in estate sono state multate 11 persone che avevano buttato l’immondizia nel bidone sbagliato, e siccome 5 di loro erano straniere si è aperta la caccia all’immigrato. Tanto che, a luglio, il sindaco e l’assessore alla Sicurezza hanno annunciato di voler inviare al ministro dell’Interno una lista nera con i nomi degli stranieri colpevoli, in maniera tale da non concedere loro la cittadinanza. Per non essere da meno, si sta dando da fare anche Montecchio Maggiore, la cui giunta ha approvato una delibera per ridefinire i parametri abitativi degli alloggi: se abiti da solo ti servono 28 metri quadri, in due ce ne vogliono 41, in tre 60, in quattro 70, in cinque 82. Diverse famiglie di immigrati sono entrate in crisi: c’è chi ha appena avuto il terzo figlio ed ha dovuto vendere la propria casa di 78 metri quadri per non essere cacciato, c’è chi non se lo può permettere e – se non si vincerà il ricorso presentato dai sindacati – dovrà lasciare il paese. Per il suo bene, si capisce: in terra leghista, come dice il presidente del Grifo, vivere male non è proprio ammesso.